Possente struttura sorta in posizione dominante la città ed il lago, riedificato dal Barbarossa verso la metà del XII secolo.
L’edificio originario, probabilmente cinto da mura che lo collegavano al baluardo difensivo che dette il nome alla sottostante Ca’ Merlata, occupava una superficie più vasta.
Nella guerra decennale fu il punto di riferimento dei comaschi ma la loro sconfitta portò alla distruzione la città e le relative fortificazioni, compreso il castello.
La torre, alta 35 metri, fu teatro delle numerose vicende storiche nate dalla rivalità di Como con Milano.
Celebre fra tutte, è la battaglia svoltasi nel 1277 attorno a Desio, tra le truppe di Ottone Visconti e quelle di Napo Torriani. Il primo, che risultò vincitore, fece rinchiudere l’altro in un’angusta gabbia infissa alle pareti del Baradello per 19 mesi, fino alla morte. Fu rafforzato nel Trecento dai Visconti e demolito nel 1527 dai dominatori spagnoli.
Ai nostri giorni i volontari del -Club Baradel- si rendono disponibili per consentire la visita alla Torre ed il castello è ridiventato il simbolo della città mentre i quartieri rivivono in forma allegorica, la guerra civile e le battaglie intestine con il Palio del Baradello.
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